L’internazionalizzazione in economia, e per estensione in informatica e altri ambiti, è il processo di adattamento di una impresa, un prodotto, un marchio, pensato e progettato per un mercato o un ambiente definito, ad altri mercati o ambienti internazionali, in modo particolare altre nazioni e culture.
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10 segreti per un brand di successo
Oggi, la qualità del prodotto e l’offerta di un buon servizio, non bastano più per garantire la riuscita di un business. «E’ il marchio che fa la differenza: distingue dai concorrenti e aggiunge valore all’offerta».
Per approfondimenti: 10 segreti per un brand di successo
Vivere e lavorare in Spagna da imprenditore
Hai necessitá di trasferire la tua azienda in Spagna o aprirne una nuova?
Scelta della forma giuridica
La scelta della forma giuridica sarà conseguenza del tipo di attività che si ha intenzione di aprire. Le entità legali più comuni in Spagna sono: Empresario Individual o Autónomo, Sociedad de Responsabilidad Limitada e Sociedad Anónima.
- L’imprenditore individuale (Empresario Individual o Autónomo) è un individuo che lavora in proprio, può assumere dipendenti ed è responsabile in toto di profitti e perdite di suddetta attività. Scelta tipica del piccolo artigiano o professionista indipendente.
- La società a responsabilità limitata (Sociedad de Responsabilidad Limitada) invece può essere formata anche da più individui, richiede maggiori adempimenti burocratici e necessita di un capitale iniziale di 3.000 Euro però è responsabile solo del capitale societario. I soci non devono coinvolgere i propri beni. Tipica forma scelta dalle piccole e medie imprese.
- La società anonima (Sociedad Anónima) è generalmente usata dalle grandi imprese, prevede un capitale iniziale di 60.000 euro e prevede numerosi adempimenti. Normalmente è quotata in borsa.
Registrazione dell’ attività
Dimenticando la snellezza burocratica tipica dei paesi del Nord europa, in Spagna si deve purtroppo interagire sia con il governo centrale, sia con le comunità autonome. Inoltre è previsto l’atto notarile. Niente è impossibile, con un poco di pazienza si riesce a navigare nei meandri della burocrazia.
Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.)
L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) è stata istituita con legge 27 ottobre 1988, n. 470 e contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi. Essa è gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle Rappresentanze consolari all’estero.
L’iscrizione all’A.I.R.E. è un diritto-dovere del cittadino (art. 6 legge 470/1988) e costituisce il presupposto per usufruire di una serie di servizi forniti dalle Rappresentanze consolari all’estero, nonché per l’esercizio di importanti diritti, quali per esempio:
- la possibilità di votare per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza, e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all’U.E.;
- la possibilità di ottenere il rilascio o rinnovo di documenti di identità e di viaggio, nonché certificazioni;
- la possibilità di rinnovare la patente di guida (solo in Paesi extra U.E.;
Per approfondimenti: Anagrafe Italiani residenti all’estero (A.I.R.E.)